LUIS GARCIA-HUIDOBRO SULLE IMPRESE FORESTALI IN TERRITORIO MAPUCHE

La probabile prossima Presidentessa del Cile, Beatriz Sanchez, ha dichiarato a Temuco, rispetto alle imprese forestali nel Wallmapu: “sviluppo dove esista un dialogo con le comunità del territorio, con la protezione all’ecosistema e con regole lavorative diverse. Un nuovo modello produttivo è una forma diversa di concepire la crescita. Quello sarebbe il punto che metteremmo alle imprese forestali, non cacciarle dal territorio.”

Che delusione!

Un’opinione se mi è concesso.

Signora Beatriz, nella Cordigliera di Nahuelbuta ci sono approssimativamente 100 mila ettari nelle mani della Forestale Mininco (Gruppo Matte) ed Arauco (Gruppo Angelini), che sono territorio usurpato al Popolo Mapuche e che la dittatura regalò a questi due gruppi economici che commisero il grave delitto di distruggere il bosco nativo per sostituirlo con pino ed eucalipto, colpendo gravemente uno degli ecosistemi di maggiore biodiversità nel mondo, e che è patrimonio della Nazione Mapuche.

Al loro ingresso le forestali “non dialogarono con la comunità del territorio”, si impadronirono con la forza militare, e le comunità rimasero assediate, colpite non solo materialmente ma anche spiritualmente. Ci sono attualmente circa 1800 effettivi di polizia, armati fino ai denti, effettuando misure di protezione in questo conflitto, è da lì che deve incominciare Signora. C’è una nuova zona di polizia, con una catena di comando e graduatorie, con equipaggiamento militare comprato ad hoc per mantenere aperto questo conflitto vari anni. Da lì deve incominciare, prima di parlare di dialogo, deve parlare di smilitarizzazione, e come fa a smilitarizzare, perché dovrebbe cercare impiego a quei 1800 poliziotti, e vedere che cosa fare di quei giocattoli di guerra,che sono tremendamente cari.

Signora Beatriz, deve essere più radicale. Non ti tratta di una “crescita diversa”. Qui di deve compromettere, il conflitto non è per banderuole, sul piano dell’impresa forestale nel Wallmapu bisogna fare retromarcia, bisogna “decrescere” (ahi! orrore!Non è nei piani di nessuna sinistra). Si Signora, bisogna decrescere, decrescere per recuperare la biodiversità, i coihuales, i huallentales della cordigliera di nahuelbuta bisogna recuperarli, gli ngen (spiriti della natura-ndt-) signora, i ngen non le daranno profitto, le daranno spiritualità, dove i boschi sono di alberi nativi. Sono 100 mila ettari che deve togliere dai calcoli di produttività, benché non le piaccia.

Quei 100 mila ettari non sono necessari per “creare lavoro”. Il lavoro delle forestali è meccanizzato ed il 75% dei soldi va via dal territorio, man mano che aumenta la produttività forestale, diminuiscono i posti di lavoro. Il movimento Mapuche ha avanzato nel controllo territoriale, in lavori forestali autonomi dove il bosco dura 100 volte più di quello delle forestali, ed il profitto rimane nel luogo, difficilmente può venire la sinistra ad insegnare al movimento mapuche un modello produttivo.

Se realmente crede nello stato Plurinazionale, non è necessario che porti un progetto economico. Porti via l’esercito di occupazione, e lasci fare. Se nel Fronte Ampio vi credete con capacità per governare il vostro paese, lasciate che il movimento Mapuche governi il suo.

Ex Jesuita Luis García-Huidobro

Fonte: werken.cl

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