Mari mari pu peñi, pu lamien ka pu wenuy.
Informiamo che mercoledì 21 giugno 2017 s’è realizzata la 2° udienza del procedimento nel quale Forestal Arauco ci denuncia,nel Tribunale di Garanzia di Valdivia. Questa volta, il giudice mantiene la misura di garanzia dei pini della Forestale ma ha revocato l’autorizzare a carabineros di entrare alla nostra mapu. Nella prima udienza il Giudice aveva deciso che mensilmente carabineros doveva entrare alle nostre terre per verificare che non si fossero disboscati pini. Abbiamo appellato a questa decisione ,che costituiva una violazione ai nostri diritti, alla nostra privacy e non abbiamo mai permesso l’entrata dei carabineros.
Dopo i tentativi d’ingresso da parte di carabineros e i nostri rifiuti ci accusavano di insubordinazione,ma ciò rimane senza effetto dopo questa seconda udienza.
Ringraziamo la presenza di tutti i peñi e lamien che ci hanno accompagnato. La prossima udienza è fissata per il 31 Luglio 2017.
Questa decisione del giudice riafferma le nostre giuste e legittime rivendicazioni, dato che la terra che stiamo recuperando è stata sempre e sempre sarà mapuche, Forestal Arauco non ha né mai avrà diritti su lei, qui, né in nessuna altra zona del Wallmapu.
Invitiamo in paricolare i fratelli e sorelle in questo Wiñol Tripantu (solstizio d’inverno-ndt) a riaffermarci come mapuche ed esigere che ci sia restituito e riconosca quello che c’è stato usurpato, non solo la terra, ma anche i nostri diritti politici, culturali, la nostra cosmovisione, i nostri fiumi, la nostra storia.
Oggi in particolare siamo in lutto per l’omicidio dei nostri weichafes (guerrieri-ndt), a denti stretti e col pugno più in alto che mai accusiamo questo Stato assassino e codardo ed i carabineros, al servizio degli interessi degli usurpatori,che vigliaccamente ammazzano la nostra gente e senza nessun criterio hanno attaccato i nostri bambini a Temucuicui.
Respingiamo le politiche dello Stato cileno che cercano esclusivamente di farci sparire come popolo, l’assistenzialismo ed il paternalismo non sono altro che forme di colonialismo moderno, mentre quelli che lottano,vengono criminalizzati con montaggi e l’applicazione di oscure leggi proprie delle dittature e veniamo trattati come nel passato, con disprezzo e razzismo.
Infine salutiamo tutti i Lof in resistenza ed il popolo mapuche che ogni giorno prende coscenza e difende la sua terra. Né i montaggi, né la militarizzazione, né tutti gli l’apparati tanto dello Stato come dei latifondisti e multinazionali ci faranno tacere. Fino a che se ne vadano dal Wallmapu, fuori forestali, fuori allevamenti di salmoni fuori i parchi eolici, fuori le idroelettriche e le centrali di passo, fuori le miniere, Wallmapu libero.
Amulepe taiñ weichan
Marrichiwew!!
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