A tutte le comunità ed autorità ancestrali mapuche ed all’opinione pubblica nazionale ed internazionale,come prigionieri politici del caso Luchsinger Mackay dichiariamo:
Le udienze nel tribunale di Temuco hanno evidenziato la costante parzialità dei giudici, riteniamo che stiano favorendo i pubblici ministeri. Più volte i pubblici ministeri hanno presentato i poliziotti ed i periti come testimoni che parlano unicamente in base alla supposta dichiarazione del “testimone chiave” José Peralino Huinca, che sappiamo aver ritrattato quanto dichiarato a marzo del 2016, denunciando inoltre pressioni illegittime da parte degli stessi poliziotti che ora sono testimoni.
Il fatto più grave è che i nostri avvocati difensori non hanno potuto realizzare completamente il loro lavoro di controinterrogatorio a questi pseudo – testimoni, vulnerando il diritto alla difesa di ogni imputato, poiché in più occasioni gli avvocati querelanti ed i pubblici ministeri obiettano le domande in quanto questi testimoni parlano delle dichiarazioni di un soggetto terzo ed ignorano i dettagli, queste obiezioni sono molte volte accettate dai giudici, rimanendo incompleto l’interrogatorio da parte dei nostri difensori e lasciando punti importanti da discutere e chiarire nel giudizio.
Nonostante tutto, è evidente la debolezza di ogni testimonianza, la mancanza di rigore della procura nelle prove, i dubbi ed incoerenze che hanno dimostrato soprattutto gli agenti della PDI (Polizia d’Indagine) Guillermo Vilches e Claudio Leiro, che a molte domande hanno risposto “che ignorano”, “non si ricordano” o “non sono sicuri”, non lasciando dubbi sull’irregolarità nel procedimento di polizia verso José Peralino Huinca, perseguito per oltre due anni, a cui mai hanno letto i suoi diritti, né fornito un’ avvocato, garanzie minime per procedere nell’acquisire dichiarazioni nel quadro di uno dei casi che ha suscitato maggior clamore nella regione.
Facciamo notare la “dubbiosa” inefficienza dei pubblici ministeri Alberto Chifell e Luis Arroyo che non hanno realizzato nessuna registrazione di audio né video al loro testimone più importante, in pieno XXI° secolo i pubblici ministeri ed esperti della PDI non avevano per le mani nemmeno un cellulare col quale registrare José Peralino.
Denunciamo che ieri,giovedì 14 settembre, nuovamente i pubblici ministeri hanno tentato di incorporare una prova nuova, un perito psichiatrico ed una relazione di questo perito applicata a José Peralino,la quale é completamente fuori dai termini previsti,essendo già la seconda volta che la procura realizza questa bieca manovra ignorando i termini legali stabiliti, dimostrando la poca serietà nella loro azioni e mostrando la disperazione davanti ad un fallimento imminente.
Le dichiarazioni del portavoce della procura alla stampa razzista, tende esclusivamente a confondere e dimostra la collusione che esiste tra la procura ed i mezzi di stampa e televisione per continuare a distorcere quanto succede realmente all’interno di ogni udienza, vediamo che la procura vuole vincere il caso con dichiarazioni alla stampa!!
Questa è manipolazione mediatica per continuare a generare un’opinione avversa verso il nostro popolo mapuche, le nostre autorità tradizionali ed i dirigenti delle comunità.
Temuco,15 Settembre 2017
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