25 ottobre 2017 / Il Tribunale Orale Penale di Temuco ha oggi ordinato la scarcerazione di tutti i Mapuche accusati dalla polizia e dalla Procura nel caso d’incendio che ha provocato la morte di Werner Luchsinger e Vivianne Mackay.
La Procura fornì principalmente due prove d’accusa: la supposta testimonianza di uno degli imputati (Peralino), immediatamente ritrattata accusando d’aver subito pressioni ed atti di tortura; ed una geolocalizzazione che rilevava la presenza di quattro di loro nel domicilio della Machi Linconao all’alba del 4 gennaio 2013.
In questa situazione, irruzioni senza fini giudiziali, persecuzioni, minacce illegittime e misure intrusive d’indagine senza controllo furono parte delle operazioni implementate da agenti di polizia seguendo le indicazioni dei pubblici ministeri.
Gli assolti e liberati sono: Francisca Linconao Huircapan, Aurelio Catrilaf Parra, Eliseo Catrilaf Romero, Hernán Catrilaf Llaupe, Sabino Catrilaf Quidel, Sergio Catrilaf Marilef, José Arturo Cordova Tránsito, José Manuel Peralino Huinca, José Tralcal Coche, Juan Tralcal Quidel e Luis Tralcal Quidel.
Bisogna ricordare che l’assoluzione giunge dopo un’indagine durata quattro anni e dopo un giudizio durato poco più di due mesi.
La portavoce della machi Francisca Linconao, Ingrid Conejeros, ha richiesto le dimissioni o la destituzione dei pubblici ministeri Alberto Schiffel e Luis Arroyo. A giudizio della portavoce, tutto quanto avvenuto durante gli anni di istruttoria non fu altro che una macchinazione armata da entrambi i pubblici ministeri.
Ha inoltre aggiunto che “è emersa in tutta la sua grandezza la malvagità, l’inoperosità, la mancanza di rigore con la quale hanno operato Alberto Schiffel e Luis Arroyo, per perseguire e condannare il popolo mapuche.”
Rete Internazionale in Difesa del Popolo Mapuche 
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