Il compagno mapuche FACUNDO HUALA è stato condannato a 9 anni di carcere per lottare contro l’intromissione capitalista delle multinazionali come BENETTON in territorio Mapuche.
FACUNDO è stato perseguitato dallo Stato argentino e cileno , che sono al servizio del capitalismo e che uniti nella infame e falsa criminalizzazione politica lo hanno privato della propria LIBERTÀ attraverso di processi arbitrari, irregolari e incostituzionali.
FACUNDO è stato incarcerato per essere il Lonko e il leader mapuche che porta avanti la lotta anticapitalista della comunità in Resistenza di Cushamen , che sfida e che si oppone allo sfruttamento e alla violenza di BENETTON, chiamando al suo popolo Mapuche a non avere paura e di alzarsi nella ribellione contro i codardi poteri dello Stato e del capitalismo estrattivo.
Noi non dimentichiamo il compagno mapuche FACUNDO HUALA, per il contrario la nostra solidarietà internazionalista continuerà dalla distanza con la stessa convinzione, coscienza e amore rivoluzionario che meritano tuttx quelli che lottano con coerenza, dignità e ribellione.
Ricordiamo e rivendichiamo le sue parole , perché il popolo mapuche continua in piede a resistere e a lottare nonstante l’oppressione e la repressione.
FUORI BENETTON DEL TERRITORIO MAPUCHE !
LIBERTÀ PER IL LONKO FACUNDO HUALA! ✊
” Voi sapete quello che dovete fare.
Il Winka(invasore) capitalista e il suo potere è il nostro nemico. Con il nemico non si discute. Il nemico si distrugge.
Cos’ che mi rivolgo ai giovani, i peñi e i lamngen con la digntà dei nostri antenati fate quello che considerate che bisogna fare.
Da parte mia dico alla mia gente , ai miei Peñi e alle mie Lamngen , a tutti: non penso che dialogherò più con questa spazzatura, assassini, razzisti, oppressori, tutti quelli che leccano i piedi ai gringos, alle multinazionali, alla società e a quella manica di assassini.
Non ho paura. Viva la RAM. Viva la CAM. Viva l’autodifesa e il sabotaggio.
Pietre e fuoco all’oppressore, risponderemo con lo stesso livello di violenza per proteggere le nostre cose.
Difendetevi con quello che avete alla portata.
Hasta la Vittoria, vincere o morire, Marrichiweu!”
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