CILE: VIOLAZIONE AI DIRITTI UMANI CHE GODONO DI TUTTA IMPUNITÀ

La Procura Nazionale ha annunciato nella sua valutazione annuale che sta indagando sulle denunce di oltre 5.558 vittime di violazioni dei diritti umani nell’ambito del risveglio sociale nel periodo dal 18 ottobre al 30 novembre 2019.

Queste denunce sono state sporte da 4.525 uomini e 1.031 donne. Di questi, 4.719 sono adulti e 834 minorenni.

“In alcune regioni e a seconda delle circostanze si citano casi di persone costrette a denudarsi, abusi contro individui o casi di costrizione illegittima; quando c’è stato un contatto, si può parlare di abuso sessuale”, ha spiegato il capo dell’Unità per i diritti umani dell’Ufficio del Procuratore, Ymay Ortiz.

Ha aggiunto che “non è che la nudità sia un tipo speciale di crimine, ma crediamo che sia importante anche sapere in quali casi le vittime, oltre a denunciare percosse e pressioni, aggiungevano di essere state denudate.”

Il rapporto aggiunge che delle oltre 5.000 vittime, 4.170 hanno accusato i carabinieri di violenza istituzionale.

Per quanto riguarda i carabinieri, ci sono 4.158 denunce di coercizione illegale, 134 casi di tortura e si indaga su nove casi di stupro.

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