IL CASO DEL MACHI CELESTINO CORDOVA (2018)
Come il governo cileno non rispetta i diritti umani e le norme internazionali, costringendo un’autorità spirituale Mapuche a morire in sciopero della fame
Un uomo, un “machi”, sta morendo in sciopero della fame per chiedere il rispetto dei suoi diritti. Celestino Cordoba è uno sciamano, autorità ancestrale del popolo Mapuche, in carcere a Temuco, Cile, e chiede di poter tornare per 48 ore nella propria comunità per compiere una cerimonia religiosa imprescindibile per la propria salute fisica e spirituale.
Il diritto internazionale, in particolare la Convenzione N. 169 dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro sui Popoli Indigeni e Tribali del 1989, ratificata dal Cile nel 2008, e la Dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti dei popoli indigeni del 2007, nonché le norme nazionali del diritto penitenziario cileno prevedono un’applicazione interculturale del diritto al culto e alla salute, che permetterebbe la concessione di questo beneficio ma il governo cileno si rifiuta categoricamente.
Ulteriori approfondimenti: https://mapucheit.wordpress.com/
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