La Corte d’Appello sentenzia l’impunità ai 17 criminali accusati di violazioni ai dritti umani
Nell’ ottava sala della Corte d’Appello di Santiago il tribunale composto dal ministro Juan Cristòbal Mera Muñoz, la ministra Mireya Lòpez Miranda, e l’avocato Cristan Lepin Molina hanno deciso, in materia penale, di assolvere Pedro Espinoza, Rolf Wenderoth, Hermon Alfaro, Pedro Betterlich, Claudio Pacheco, Orlando Torrejòn, Orlando Altamirano y Eusebio Lòpez.
Inoltre, hanno concesso la riduzione della pena a tre anni e un giorno a Ricardo Lawrence, Jorge Andrade, Juan Morales Salgado, Ciro Torrè, Sergio Escalona, Juvenal Piña, Jorge Dìaz, Gustavo Guerrero y Gladys Calderòn; questi criminali godranno anche del beneficio della libertà vigilata, cioè sconteranno la loro pena nella comodità delle proprie case.
Tutti questi antisociali sono coinvolti direttamente in sequestri, torture, violazioni e sparizioni di gente sotto il regime civico-militare di Augusto Pinochet.
Di fronte a questi fatti l’associazione di Familiari di Detenuti desaparecidos, dice, “Denunciamo nuovamente che la giustizia cilena da esempio di impunità per i crimini di Lesa umanità”
Non sono innocenti, neanche sono teneri nonni, tutti loro sono delinquenti pericolosi che hanno attentato sistematicamente contro l’integrità fisica e psicologica di migliaia di cilene e cileni. Alcuni casi per dare un esempio.
Pedro Espinoza Bravo.
È stato il secondo al comando dei Servizi Segreti Nazionali (DINA), dopo Manuel Contreras. Nella DINA si ha ricoperto il ruolo di capo delle operazioni e responsabile del centro di detenuti di Villa Grimaldi.
È stato condannato per aver partecipato all’assassinio di Orlando Letelier e per il suo ruolo nella Carovana della Morte.
È collegato, poi, anche all’assassinio del Generale del Esercito Carlos Prats e ai giovani Statunitensi Charles Horman y Frank Teruggi.
A Parigi è stato condannato all’ergastolo per aver ucciso quattro cittadini francesi.
Rolf Wenderoth Pozo
È stato ufficiale della DINA a Villa Grimaldi e nel Quartier Generale di via Belgrano, ha anche lavorato come sottodirettore dei Servizi Segreti interni. Testimoni delle vittime lo indicano come capo della “brigata Mulchen” della polizia segreta del regime.
Fino ad oggi, èstato riconosciuto responsabile dell’assassinio di Carmelo Soria e Manuel Edgardo Cortes Joo. Quest’ultimo, giovane, ventotto anni, padre, contabile, militante del Movimento di Sinistra Rivoluzionario, visto per ultima volta il 14 di febbraio di 1975 in Villa Grimaldi
Hermon Alfaro Mundaca
È stato commisario della “Polizia investigativa”(PDI) e agente degli organismi di sterminio DINA e CNI.
Nel maggio del 2008 è stato condannato insieme ad altri 98 criminali per la sua partecipazione nell’operazione Colombo. Quest’operazione è consistita nell’uccisione selettiva di 219 quadri politici, principalmente del MIR. Questo caso aggiunge alla detenzione, tortura e assassinio, la componente di guerra psicologica e la manipolazione della informazione attraverso i mezzi di comunicazione.
Ancora oggi, nell’anno 2020, i proprietari dei giornali “El Mercurio” e “La Segunda”, la famiglia Edwards, non hanno presentato delle scuse pubbliche alle famiglie e alla memoria delle vittime, dopo aver partecipato attivamente come diffusori nella operazione Colombo.
Esempio è il famoso titolare “exterminados como ratones” (sterminati come i topi), il quale è uno dei episodi più neri del giornalismo cileno.
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