“MENO PIANTO, PIÙ COMBATTIMENTO”
(parole di Facundo Jones Huala dal carcere di Temuco e la repressione contro il Lof Quemquemtrew)
“Il processo di ricupero di terre nel Puelmapu va avanti, però questo processo deve diventare di ricupero e ricostruzione “territoriale”, è fondamentale approfondire la coscienza e la combattività dalla logica Mapuche di Weichan.
Meno pianto e più combattimento deve essere la priorità, dobbiamo spogliarci dalle rogne del movimento sociale argentino e dall’eterno vittimismo, oltre alle idee winka che si infiltrano, innanzitutto tra la gioventù. Tanti vecchi pongono in tema che si deve combattere, però i giovani hanno paura, siamo messi male, la gioventù è la forza dei popoli, l’iniziativa deve proseguire anche da parte nostra.
Terra non è territorio, né vittimismo è weichan, tutti coloro che abbiano la vitalità per impugnare un tralka, una pietra, che siano capaci di sopportare la repressione e rispondere devono farlo, quella è la dignità della nazione mapuche.
Basta discorsi pacifisti, basta ipocrisia. Se ci sono bambini e anziani lasciateli in un posto riparato oppure allontanatevi a una distanza prudente per combattere senza esporli, ma che non sia un scusa per nascondere la codardia, tutti noi che non ci sentiamo rappresentati dagli istituzionali e dai codardi non abbiamo motivo per obbedire loro né per seguirli, né per continuare a permettere che si impongano, loro si impongono e gli aggressivi siamo noi? No, basta!! È tempo di rimettere tutto a posto.
I weichafe e kona hanno bisogno di più gente che segua il loro esempio e modo di agire, non di conciliatori che calmino le acque.
RICUPERARE IL NOSTRO TERRITORIO E RICOSTRUIRE LA NOSTRA NAZIONE!!
Contro il capitale guerra ancestrale!!!
Se davvero appoggiamo Quemquemtrew dimostriamolo con fatti combattivi concreti, dopo parleremo delle questioni interne dell’autonomismo.
Continuerò a sostenere la proposta della MAP RAM, è la strada giusta”.
Dal carcere Facundo Jones Huala
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