Oggi, mentre si susseguiva la marcia annuale per il 12 ottobre a Santiago del #Cile, nuovamente la morte vestita di verde si è fatta notare.
Denisse Cortez, donna avvocata e difensora dei DD. HH, accompagnatrice inclaudicabile della lotta popolare, cadde in piena Alameda.
Un colpo di proiettile dei carabinieri sul collo è stato quello che ha lasciato Denisse crollata e inconsapevole.
La marcia dell’incontro dei due mondi di anno in anno è brutale e sadicamente repressa dai tirapiedi dello Stato assassino, come se ci ricordassero ogni volta, che il potere sui popoli e sui territori (e fino alla nostra vita) appartiene a loro.
Carri idranti, lancia gas, picchetti (carabinieri a piedi), armamenti militari, droni con riconoscimento facciale, bastoni, proiettili di gomma, granate lacrimogene, tutto disposto e ordinato per perpetuare la sottomissione.
Devi chiederti: quante altre vite ci vorranno per porre fine al massacro?
Al momento continuano a registrarsi arresti violentemente arbitrari nei dintorni di Plaza Dignidad, nell’ambito della “velaton” indetta dalle 21:00 in tutti i territori, a nome della compagna Denisse.
A giorni dal compimento di 2 anni della Rivolta Sociale, con migliaia di presx politicx e la guerra combattuta sia in Araucanía che ovunque il popolo esiga giustizia, il Cile continua a insegnarci di dignità.
Fonte :#MatanzaViva
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