A due anni esatti da quel 18 ottobre 2019, giorno in cui migliaia di studenti, al grido “evadere, evadere, un’altra forma di lottare“, liberarono i tornelli della metropolitana della capitale come segno di protesta contro l’aumento del biglietto e aprendo le porte, da quel momento, a molteplici altre lotte:
come Rete Internazionale in difesa del popolo Mapuche (Italia), non dimentichiamo, riconosciamo e appoggiamo ogni forma di lotta e sabotaggio contro il sistema capitalista che crea miseria e povertà in ogni angolo del mondo.
Abbiamo scelto, oggi, la metropolitana di Milano e altri punti di passaggio del trasporto pubblico, non solo per rendere omaggio ai coraggiosi studenti cileni, ma per svolgere un’azione di propaganda e informazione volta a far sapere a più persone possibili, lavoratori e studenti in particolare, che esiste un’alternativa all’accettare passivamente ogni decisione che ci viene imposta e che condiziona profondamente le nostre vite quotidiane.
“Se saltare i tornelli ha fatto tremare i ricchi, oggi sappiamo che l’offensiva dei poveri è il nostro unico cammino”
Libertà immediata per tuttx i/le prigionierx politicx della rivolta!
La polizia cilena mente, tortura e uccide. Basta montaggi, basta repressione!
“Noi siamo tremendamente potenti. Perché? Perché abbiamo la cosa più importante in una guerra, il coraggio” . Con l’esempio di Luisa Toledo, madre instancabile ed eterna, in memoria dei/le mortx, dei/le mutilatx, degli/le incarceratx dallo stato $ileno, dal governo Piñera e da tutti i partiti complici.
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