Vorrei chiarire in maniera categorica e rispondere a un comunicato emesso l’11 marzo, firmato ‘Rete di librazione per Tuttx’ che assolutamente non conosco.
Questo comunicato si riferisce e accusa riguardo ad un “silenzio complice” che ha patteggiato per l’indulto presidenziale per la libertà che sarebbe concesso da Boric a 10 prigionieri della rivolta.
In questo comunicato viscido firmato da questa “ Rete di liberazione per tuttx” hanno scritto alcuni nomi che entrerebbero in questo ipotetico accordo e tra questo appare il mio nome Mattias ‘Jordano’ Berrocal.
Voglio chiarire che non ho la minima conoscenza di ciò che succede fuori dai muri di questa oppressione carceraria, nelle quali continuo a resistere con fermezza e dignità, rivendicando la mia prigionia politica nella quale sto pagando da 17 mesi per la lealtà di non aver mai sceso a compromessi con il potere giudiziario cileno, a differenza di altri che , pseudo compagni di lotta, con le loro condotte infami e le loro bocche regalate, stanno facendo la stessa storia che tanto odiamo che sono i giudici borghesi, dato che stanno attaccando condannando in situazioni a loro totalmente sconosciute, prigionieri come me che hanno come unica priorità conquistare con dignità la propria libertà.
Riguardo a queste ipotetiche riunioni per accordare l’indulto presidenziale comunico, chiarisco e e termino dichiarando che:
1 Non sono mai stato a conoscenza di questi incontri sull’accordi e condizioni per un indulto.
2 Visto che questo comunicato parla di ‘silenzio complice’ di alcun+ avvocat+ e familiari, vi dico che non o una famiglia su cui contare per cui nessuno mi può rappresentare, ne assistere, e che la mia avvocata non conosce questa organizzazione né è mai stata contattata.
3 Esigo che nessuna persona, né organizzazione, si prenda il diritto di parlare a mio nome, assistere a riunioni ”gialline” e ancora meno farmi parte di azioni pronte al negoziato dalle quali mi sono sempre mantenuto distante.
Detto ciò ripudio con indignazione che il mio nome sia menzionato nel comunicato della “Red de liberaciòn para todxs”, chiedo che si assumano la gravità dei fatti che hanno creato con questa falsa informazione, che ha generato non solo grande fastidio, ma soprattutto danno personale ed emotivo ad altri compagni che appaiono in questa ipotetica lista.
Comunico che per qualsiasi cosa sulla mia persona e la mia condizione come prigioniero, esiste solo una persona abilitata che è incaricata della mia situazione, cosicché se fosse necessario si possono dirigere a lei.
Mi rivolgo a tuttx coloro che oggi si trovano per le strade e nelle loro case fuori da queste mura, che per rispetto a chi è sequestrato da questo sistema carcerario perverso in questo contesto oppressivo, di considerare di comunicare le proprie inquietudini al diretto interessato e evitare di generare situazioni pubbliche inaccettabili di facile diffusione che espongono in modo lurido la mia reputazione personale e la mia convinzione politica.
Perché ognuno nell’esercizio della propria libertà deve rispettare nello stesso modo la libertà degli altri.
Affermo e confermo la mia condizione di prigioniero politico della rivolta, estraneo e distante da qualsiasi dinamica istituzionale e governativa, e da questo la mia convinzione di lottare per la libertà continua incrollabile contro i sistemi di dominazione e di qualsiasi autorità.
Che la pratica sovversiva si rinforzi in nome del compagno Javier Recabarren!
Un altro anno di vendetta contro il tiranno, ti ricorderò in ogni propaganda e contro gli impresari in questo anni di lotta.
Con la memoria intatta e il cuore che batte per l’emozione.
Compagno Javier Recabarren Presente!
Gioventù Combattente: Insurrezione!
Che sia odio e fuoco, senza lasciare le strade e che il protagonismo popolare continui!
Matias “Jordano”
Sequestrato dallo Stato Cileno nel Carcere Impresa Santiago 1
12 marzo 2022
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