La Camera dei Deputati dichiara le organizzazioni “Coordinadora Arauco Malleco”, “Resistencia Mapuche Malleco”, “Resistencia Mapuche Lafkenche” e “Weichan Auka Mapu” come associazioni illegali di natura terroristica.
La sessione speciale della Camera dei Deputati ha discusso le misure che il Governo deve prendere in merito alle gravi dichiarazioni del leader del Comitato di Coordinamento Arauco-Malleco (CAM), Héctor Llaitul, per organizzare una “resistenza armata” contro lo Stato del Cile.
Nell’occasione è stata analizzata anche la classificazione dei “prigionieri politici”, vista la controversia generata dagli atti di violenza registrati a La Araucanía.
Miguel Mellado (RN) ha affermato che la figura di Llaitul ha causato gravi danni alla pace e all’Araucanía. “Non capisco perché il governo si rifiuti di intraprendere azioni legali, perché sia così difficile per loro riconoscere che c’è del terrorismo. A La Araucanía c’è terrorismo e il governo dovrebbe fare qualcosa”, ha osservato.
Ha detto che “la gente ha paura” a causa dell’impunità che esiste nella zona. “Il problema della macrozona meridionale non è stato ben osservato. Il problema della macrozona meridionale non è stato ben osservato”, ha detto.
Nel frattempo, il deputato Jorge Rathgeb ha affermato che in questioni così serie sono importanti le sensazioni, gli annunci e i segnali. “Le vecchie ricette dei governi precedenti non hanno funzionato. Per vivere, lavorare e produrre a La Araucanía sono necessari segnali chiari”, ha detto.
Hanno partecipato al dibattito i seguenti deputati: RN Francesca Muñoz e Andrés Longton; DC Eric Aedo; Evop Francisco Undurraga; UDI Henry Leal, Flor Weisse e Sergio Bobadilla; PC Alejandra Placencia; indipendenti Stephan Schubert, Tomás De Rementería, Mauricio Ojeda, Cristián Tapia, Jaime Araya e Andrés Jouannet; PDG Karen Medina; PCS Diego Ibáñez; RD Ericka Ñanco e Jaime Sáez; PS Emilia Nuyado; PREP Gloria Naveillan; PL Vlado Mirosevic.

I ministri dell’Interno, Izkia Siches, e della Difesa, Maya Fernández, hanno partecipato a nome del governo.
Nell’occasione, Siches ha sottolineato che la questione richiede l’unità di tutti i settori politici. “Affrontare questo conflitto non implica soluzioni miopi, ed è per questo che stiamo promuovendo il piano ‘Buen Vivir’. Stiamo cercando di creare condizioni e fiducia affinché questo dialogo sia possibile, perché qui non c’è solo violenza, c’è anche povertà”, ha detto.
Ha sostenuto che il governo sta lavorando seriamente su una questione che sta affrontando non come una disputa, ma come la costruzione di nuovi meccanismi. “Lo scontro non è la strategia del governo”, ha detto.
Il Segretario di Stato è stato categorico nel sostenere che le bande criminali devono essere perseguite. Per quanto riguarda il caso specifico di Héctor Llaitul, ha indicato che il Ministero dell’Interno e della Pubblica Sicurezza è parte civile in diverse cause contro di lui.
“Non abbiamo ottenuto alcun risultato, nonostante abbiamo consegnato le informazioni di base all’ufficio del pubblico ministero. Continueremo a collaborare con la Procura per portare avanti le indagini”, ha dichiarato.
“Quello che dobbiamo chiederci è: cosa vuole Llaitul con le sue dichiarazioni, cosa c’è dietro? Non dobbiamo cadere in questa trappola e in queste provocazioni, perché siamo convinti e impegnati ad affrontare i problemi alla fonte”, ha aggiunto.
Risoluzioni

Alla fine della giornata, l’Assemblea ha adottato un totale di otto risoluzioni. Sei di essi chiedono al Presidente della Repubblica di adottare una serie di misure:
– Chiedere all’ufficio antiterrorismo del Dipartimento di Stato americano e al Consiglio dell’Unione Europea di dichiarare “il Comitato di Coordinamento Arauco-Malleco, il suo braccio armato “Organi di Resistenza Territoriale” e “Weichán Auka Mapu”, come organizzazioni terroristiche”.
– Incaricare il Ministro degli Interni di presentare una denuncia penale contro il leader del CAM per il suo appello alla resistenza armata.
– Utilizzare tutti gli strumenti previsti dal quadro istituzionale per combattere la violenza e ripristinare la pace nella macrozona sud.
– Stabilire canali di dialogo permanenti tra il governo e le comunità mapuche. A questo proposito, è necessario porre l’accento sulle aree più conflittuali.
– Adottare le misure necessarie per garantire lo stato di diritto nella macrozona meridionale del Paese.
Le altre due risoluzioni esprimono pronunciamenti dell’Assemblea.
La prima esprime la propria preoccupazione per il modo in cui la missione dei doveri statali relativi alla sicurezza e all’ordine pubblico interno nella macrozona sud ha influito sull’esercizio dei diritti e delle libertà garantiti dalla Convenzione americana dei diritti dell’uomo.
Con la seconda, la Camera dei Deputati dichiara le organizzazioni “Coordinadora Arauco Malleco”, “Resistencia Mapuche Malleco”, “Resistencia Mapuche Lafkenche” e “Weichan Auka Mapu” come associazioni illegali di natura terroristica. Chiedono inoltre al Presidente della Repubblica di perseguirli secondo le disposizioni della legge 18.314 sui comportamenti terroristici.
FONTE: radiosanjoaquin.cl
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