Dichiarazione pubblica Lov Elikura

Mari mari kom pu lamuen, come Lov Elicura vogliamo comunicare alle comunità, al lov in resistenza, alle organizzazioni sociali in
solidarietà con la nostra causa, sorelle e fratelli che affrontano, dalle loro trincee, questo sistema capitalista, questo sistema capitalistico, che il 24 giugno 2022 avrà luogo la lettura del verdetto dell’appello dei prigionieri politici mapuche di Lov Elikura.

I nostri lamuen sono stati ingiustamente condannati a 21 e 25 anni di carcere, sulla base delle dichiarazioni di testimoni protetti, yanakona e persone legate al settore forestale e turistico, per cui è stato presentato un ricorso di annullamento alla Corte Suprema che è stato dichiarato ammissibile e intorno al quale, dopo 4 mesi di attesa, si sono tenute le arringhe lo scorso lunedì 6 giugno.

Il processo orale è stato pieno di irregolarità, i testimoni protetti al momento della loro deposizione
hanno riprodotto un discorso indotto e contraddittorio contro i membri della lov.


Nonostante queste falsità presenti fin dall’inizio dell’indagine, sostenute e incoraggiate dal procuratore Juan Yáñez, razzista e anti-mapuche, sono state una prova sufficiente per il sistema giudiziario cileno per mantenere i nostri lamuen in detenzione preventiva per più di 2 anni.

Come Lov Elikura, abbiamo protestato fin dall’inizio contro la persecuzione politica dei nostri lamuen, motivo per cui siamo stati anche minacciati, vessati con il carcere e con l’impossibilità di lavorare nel nostro spazio recuperato. Queste minacce sono state fatte da persone in combutta con il latifondo e con il conglomerato economico e politico anti-mapuche installato ad Arauco.

Denunciamo il trattamento razzista dei tribunali di giustizia, il Tribunale Penale Orale di Cañete, che governano sotto pressione politica senza considerare le prove della difesa, convalidare le testimonianze dei testimoni protetti e dare condanne eccessive al nostro popolo che non hanno paragone con casi simili oggi.

Allo stesso tempo, vediamo con indignazione e rabbia come il nuovo governo stia ancora una volta criminalizzando il nostro popolo dichiarando che non ci sono prigionieri politici mapuche nelle carceri cilene. Se questa presunta nuova sinistra non riconosce l’esistenza di prigionieri politici a causa di un conflitto storico, significa che non ha imparato nulla dagli errori del passato ed è stata accecata dal potere, cadendo in un assurdo negazionismo.

Vorremmo ringraziare tutte le espressioni di sostegno e le varie manifestazioni in cui
la nullità di questo processo, ai pu lamuen di Concepcion, Temuco, Santiago e ai vari lov
le diverse resistenze che hanno accompagnato il nostro processo.

Chiediamo che la solidarietà nazionale e internazionale rimanga attiva, e di chiedere la nullità di questo processo con dimostrazioni, proteste.

Kidulelaiñ kom pu lamuen.
Libertà per Eliseo Raiman e Matias Leviqueo
Nullità e giusto processo
Niente più testimoni protetti
Libertà per tutti i prigionieri politici mapuche e per i prigionieri della rivolta.
Amulepe taiñ weichan

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