Lettera di FACUNDO HUALA, prigioniero politico mapuche, alla Ministra della Sicurezza Patricia Bullrich

“TUTTO RITORNA”

*Di Facundo Jones Huala,

per la Ministra Patricia Bullrich.

 

Lei crede che siamo un popolo colonizzato, chiaro, però è confusa: siamo una comunità che ha dovuto sopportare 130 anni all’ombra, ma in questo tempo non stavamo dormendo, ma resisitendo e imparando continuamente da persone come lei, che pensavano di averci conquistato, per poterci rialzare con la nostra forza. E la forza dei nostri antenati che ci proteggono tramite la natura. Non siamo stupidi, non se lo dimentichi mai, stiamo appena rinascendo, mentre ci leviamo il piede che ci schiaccia di un sistema repressivo che tenta ammansirci, perché non torniamo, perché non esistimamo, perché non dobbiamo esistere.

Ma tutto ritorna.

In un modo o nell’altro, le nostre azioni ritornano sugli esseri umani. Incluso su di lei. Non per niente, espone il suo timore di una certa “vendetta”, la vendetta delle sue contraddizioni, perché non si puo vivere con timore, ma ancora meno con timore alle idee. Sono questo capitalismo e, se l’imperialismo è una fase superiore, allora anche questo imperialismo, perché i suoi funzionari sentano il danno peggiore possibile alla specie. E per questo, hanno provato a sommergere le verità che poco a poco venivano a galla: affogate tutti i giorni in un mare di ideologie che non avete potuto uccidere.

Nessuno qui si indigna per le vostre risposte, per il vostro negazionismo, per il vostro cinismo. Nessuno si aspettava niente di diverso, di fronte alla sparizione forzata di Santiago: solo tristi pronunciamenti in accordo ai suoi interessi di classe, fatti che hanno assorbito la sua famiglia e i protagonisti storici dell’esproprio. Potranno passare gli anni e i secoli, però sarete così e così continuerete ad essere, vendendo la vostra dignità per salvaguardare il portafogli e tutti i benefici che avete.

Degna erede della conquista.

Non sarà né la prima né l’ultima volta che i suoi interessi coincidono con quelli militari. Senza scrupoli, si presentano, almeno di faccia, come buoni oligarchi al servizio dell’oppressore, seminando paura, sfruttamento e colonialismo del più crudele, per finire il lavoro che cominciarono 500 anni fa. E rilanciarono 41. Tanta malvagità non ci sorprende, ma la goffaggine, Ahi che goffaggine, se goffagine si puo chiamare…

Rivelare l’indentità di un testimone protetto rappresenta la violazione dei diritti più elementari, di una gravità fuori dal comune. Che siurezza garantirà ai nuovi testimoni della ennesima razzia, se è la stessa ministra di Sicurezza della Nazione che rivela e divulga l’informazione segreta? Lei controlla i fatti giudiziari finendo con piu ingerenza dle giudice stesso. E per questo non crediamo nell’indipendenza dei suoi poteri, tanto in armonia con la sinfonia che suona dall’alto.

La mia prigionia arbitraria, tutta questa militarizzazione, lo sgombero della Ruta 40, gli arresti a Bariloche e la repressione di Gennaio, sono segni del piano sistematico di molestie che lancia sul popolo che lotta. E le poche garanzie giuridiche che avevamo potuto ottenere se ne sono andate a farsi friggere con questo governo neoliberalista e di ultra destra, che ci vuole intimidire per poter dichiarare che la storia mapuche è ‘sparita’ o ‘ si è persa’…

Lei, ministra, non ha mai rispettato la vita.

 

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