Operaio mapuche vittima di abuso sessuale dai suoi colleghi di lavoro nella località Los Niches, Curicò in Cile,
deceduto il 17 marzo 2019 dopo 1 anno di agonia.
A poco meno di un anno dal brutale attacco, è alla fine morto nell’Ospedale di Temuco il lavoratore che si occupava come stagionale in una tenuta a Curicò.
L’uomo è stato vittima di una aggressione sessuale da parte di 5 suoi colleghi, motivo per il quale si trovava ricoverato tra la vita e la morte fino ad oggi.
L’uomo di circa 35 anni, originario della comunità di Padre de Las Casas in Auracanìa, è stato sottomesso costantemente a abusi e persecuzioni da parte dei suoi compagni di lavoro per il solo fatto di essere mapuche.
In questo quadro veniva derubato dello stipendio e in seguito aggredito sessualmente da almeno 5 colleghi all’interno dei locali usati come dormitori della tenuta, dove coloro indicati come responsabili, gli hanno introdotto pietre e spazzolini da denti nel retto fino a provocargli ferite gravi ed una infezione generalizzata. Operato d’urgenza per una perforazione interna dovuta alla gravità delle lesioni è stato poi portato nell’ospedale di Temuco dove è stato fino al giorno della sua morte.
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Cena Benefit a sostegno delle spese giudiziali a sostegno della famiglia di Federico Quidel e banchetto informativo della RETE MAPUCHE MILANO.
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